Nell’ampio e articolato panorama delle pavimentazioni esterne, i grigliati erbosi (talvolta chiamati anche “grigliati salvaprato”) sono considerati a ragione una soluzione versatile e funzionale. Realizzati in calcestruzzo ad alta resistenza, questi elementi sono specificamente progettati per favorire la crescita dell’erba e ottimizzare il drenaggio delle acque piovane grazie alla presenza di appositi interstizi, nei quali si alloggiano terriccio ed erba fino a creare un prato naturale perfettamente calpestabile e carrabile

In più, oltre a conferire un aspetto estetico gradevole alle superfici orizzontali nei contesti pubblici e privati, i grigliati erbosi svolgono un ruolo fondamentale nella gestione sostenibile delle aree urbane, poiché contribuiscono alla riduzione dell’impatto ambientale e migliorano qualità e fruibilità degli spazi pubblici.

La corretta manutenzione dei grigliati erbosi è cruciale per garantire la loro performance e durata nel tempo. In questo articolo, ci proponiamo di esplorarla in maggiore dettaglio, sottolineando il suo ruolo centrale nel mantenimento delle proprietà strutturali e funzionali della pavimentazione. In sintesi, ciò significa che un grigliato erboso correttamente gestito potrà promuovere la crescita vegetativa e gestire le acque piovane per lungo tempo e in modo efficace.

Le applicazioni e i vantaggi dei grigliati erbosi

I grigliati erbosi si dimostrano pavimentazioni particolarmente versatili, tanto da trovare impiego in diverse applicazioni outdoor grazie alla loro capacità di combinare sinergicamente una superficie carrabile con un aspetto naturalmente verde ed efficaci caratteristiche drenanti.

L’impiego dei grigliati erbosi è indicato nei parcheggi all’aperto, dove queste pavimentazioni garantiscono la circolazione sicura dei veicoli associata a un’estetica verde e naturale; nei giardini, sia pubblici che privati, dove rappresentano un’ottima soluzione estetica e funzionale per realizzare aree verdi accessibili; e nelle aree pedonali, dove garantiscono una superficie sicura e drenante per il camminamento delle persone. Inoltre, si rivelano ottimali per la realizzazione di rampe carrabili, stradelli privati, posti auto scoperti, aree circostanti gli alberi, e persino per il consolidamento di terreni, scarpate e sponde stradali.

L’aspetto prettamente decorativo dei grigliati erbosi, con erba naturale che cresce liberamente nelle parti vuote degli elementi in calcestruzzo, risolve inoltre in modo efficace il dilemma tra l’esigenza di pavimentazioni carrabili e l’ormai imperante necessità di mantenere aree verdi in città.

Per quanto riguarda i vantaggi garantiti dalle pavimentazioni in grigliati erbosi, essi sono diversi e oggettivi:

  • Superficie sia carrabile che verde: questi elementi costruttivi combinano la capacità di sostenere il peso dei veicoli con una crescita naturale e controllata del manto erboso.
  • Drenaggio efficiente: i grigliati erbosi favoriscono un rapido ed efficace drenaggio dell’acqua nel terreno sottostante, riducendo il rischio di ristagno e dunque i pericolosi fenomeni di aquaplaning per i veicoli.
  • Integrazione naturale tra urbanistica e natura: il sistema consente una piena e ottimale integrazione tra gli elementi in calcestruzzo e i naturali processi di crescita vegetativa.
  • Aderenza ottimale: dal momento che i grigliati erbosi carrabili sono costituiti da masselli in calcestruzzo, l’aderenza degli pneumatici alla pavimentazione è ottimale e l’affondo nel fango che si verificherebbe su un comune manto erboso totalmente evitato.
  • Elevata resistenza: le caratteristiche tecniche del calcestruzzo rendono le pavimentazioni esterne in grigliati salvaprato particolarmente robuste e resistenti alle sollecitazioni meccaniche.
  • Lunga durata nel tempo: grazie alle straordinarie qualità tecniche del calcestruzzo, i grigliati erbosi resistono ottimamente all’azione degli agenti atmosferici, ai cicli di gelo e disgelo e all’usura, mantenendo nel tempo le loro caratteristiche strutturali.
  • Facilità di posa e di eventuale rimozione: l’installazione di questi sistemi è semplice ed efficiente e la loro rimozione è altrettanto agevole, a garanzia di un’eccellente flessibilità progettuale.
  • Ecosostenibilità: l’impiego dei grigliati erbosi, soprattutto in aree urbane, favorisce una maggiore sostenibilità ambientale e un’efficace salvaguardia della natura grazie alla promozione della vegetazione e al drenaggio naturale delle acque.
  • Riduzione dell’effetto isola di calore: i grigliati erbosi contribuiscono a ridurre l’effetto isola di calore grazie alla vegetazione che cresce nelle loro aperture.

Cos’è l’intasamento dei grigliati erbosi, da cosa è provocato e a quali conseguenze porta

L’intasamento dei grigliati erbosi si verifica quando le aperture tra i blocchi o le griglie vengono riempite o parzialmente ostruite da detriti, crescita eccessiva di erba o altri materiali. Si tratta di un fenomeno comune e fisiologico, ma comunque da considerare attentamente in fase manutentiva poiché, se non correttamente gestito, rischia di compromettere la capacità drenante e l’efficienza complessiva del sistema.

Le cause comuni dell’intasamento dei grigliati erbosi includono l’accumulo di detriti come foglie, rami, sedimenti e altri materiali nelle aperture dei grigliati; la crescita incontrollata dell’erba, che finisce con l’ostacolare il drenaggio dei grigliati; e la mancanza di manutenzione, intesa come pulizia inadeguata o interventi preventivi insufficienti, che può portare alle due conseguenze precedentemente elencate.

Come accennato, l’intasamento dei grigliati erbosi è legato all’insorgenza di problematiche significative, che possono essere così riassunte:

  • Riduzione della capacità drenante: in pavimentazioni esterne di questo tipo, le aperture intasate limitano la capacità dei grigliati di drenare l’acqua nel terreno sottostante. Ciò può portare a ristagni d’acqua e a problemi di drenaggio nelle aree circostanti.
  • Danni strutturali e degrado del materiale: l’accumulo di detriti e la ritenzione di umidità possono causare danni alla struttura dei grigliati erbosi, compromettendo la loro resistenza e durabilità nel tempo.
  • Alterazioni nell’estetica e nella funzionalità: un intasamento visibile compromette l’aspetto estetico dei grigliati erbosi e l’armonia visiva complessiva dell’area pavimentata. Inoltre, l’inefficienza nel drenaggio può influenzare negativamente l’uso e la sicurezza dell’area.

Come si gestisce e si previene l’intasamento dei grigliati erbosi

L’adozione di pratiche di manutenzione regolari è la prima e fondamentale strategia per prevenire il problema dell’intasamento nelle pavimentazioni con grigliati erbosi.

La pulizia periodica dovrà innanzitutto prevedere la rimozione dei detriti e delle erbacce dalle aperture dei grigliati, e dovrà essere associata a un regolare controllo della crescita vegetativa: ciò significa che sarà necessario provvedere al mantenimento del manto erboso e delle eventuali piante attorno ai grigliati, in modo da evitare che questi invadano le aperture.

Per un’efficace gestione dell’intasamento, è però altrettanto importante l’applicazione di specifici sigillanti, che contribuirà a proteggere i grigliati erbosi e ne faciliterà la pulizia prolungandone la vita utile, mantenendone inalterate funzionalità ed estetica, e garantendo una pavimentazione esterna sicura, durevole e gradevole.

Cos’è e come avviene la sigillatura dei grigliati erbosi

Come indicato, il processo di sigillatura dei grigliati erbosi – che può essere descritto come l’applicazione di un sigillante protettivo sulle superfici dei grigliati – è essenziale per garantire la loro longevità e l’ottimale mantenimento delle loro funzioni. Si tratta infatti di una procedura che aiuta a prevenire l’intasamento, migliora il drenaggio e protegge la struttura da eventuali danni.

La prima fase del processo prevede la pulizia e l’ispezione della pavimentazione: con l’ausilio di attrezzi manuali, soffiatori o aspiratori si procederà a rimuovere foglie, rami, sedimenti e altri detriti dalle aperture dei grigliati erbosi, assicurandosi che tutte le fessure e le aperture siano libere da ostruzioni.

Lo step successivo comporta l’impiego di un’idropulitrice per una pulizia ancora più approfondita delle aperture, al fine di rimuovere eventuali fanghi o detriti più ostinati. Successivamente, l’area dovrà essere lasciata asciugare con cura.

Ad area totalmente pulita e asciutta, si procederà quindi alla verifica dell’integrità strutturale dei grigliati, prestando particolare attenzione all’eventuale presenza di crepe, danni o segni di usura che potrebbero necessitare di interventi di riparazione prima della sigillatura vera e propria (ad esempio con la sostituzione dei masselli danneggiati o con il riempimento delle crepe).

Il sigillante utilizzato sui grigliati erbosi dovrebbe essere preferibilmente a base resinosa, in modo da garantire flessibilità, durevolezza e adeguata resistenza agli agenti atmosferici. La preparazione del prodotto potrebbe includere fasi di miscelazione e attivazione; pertanto, si suggerisce di seguire accuratamente le istruzioni riportare sulla scheda tecnica.

Di norma, l’applicazione del sigillante – ossia il processo di sigillatura vero e proprio – avviene con l’ausilio di spatole, rulli o pennelli a seconda della consistenza del prodotto e delle dimensioni dell’area da trattare. Il sigillante andrà applicato sempre in modo uniforme su tutta la superficie dei grigliati erbosi, in modo che penetri adeguatamente nelle fessure: al fine di ottenere questo risultato, potrebbe essere necessaria l’applicazione di più strati, che dovrà però avvenire soltanto previa asciugatura dello strato precedente.

Successivamente alla sigillatura, il grigliato erboso non dovrà essere calpestato né utilizzato fino alla completa asciugatura del prodotto. Post-intervento, sarà invece opportuno effettuare una manutenzione regolare della pavimentazione, sia mantenendo l’area pulita da detriti, sia tagliando l’erba con frequenza periodica, sia ispezionando lo stato del sigillante e l’integrità dei grigliati.

Al contrario, sarà invece opportuno evitare di utilizzare detergenti aggressivi o prodotti chimici che potrebbero danneggiare il sigillante (e, ovviamente, l’erba), così come strumenti abrasivi che potrebbero graffiare o danneggiare la superficie sigillata.

Cubo: punto di riferimento per le pavimentazioni esterne

Cubo è specializzata sia nella progettazione architettonica che nella realizzazione del “pacchetto strutturale” per pavimentazioni esterne, che includono masselli autobloccanti, grigliati erbosi, superfici drenanti e piastre. Oltre alle pavimentazioni esterne, Cubo offre soluzioni complementari come sistemi per la raccolta di acque piovane, cordoli, muri di contenimento e altre infrastrutture.

Similmente a quanto avviene per le murature, anche per le pavimentazioni Cubo gestisce completamente la direzione dei lavori, occupandosi delle maestranze (grazie ai novanta dipendenti dell’azienda), della logistica di cantiere (inclusi sopralluoghi, assistenza tecnica e approvvigionamento dei materiali), della supervisione tecnica dei lavori e del coordinamento della sicurezza sia in fase di progetto (CSP) che in fase di esecuzione (CSE).

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Ci sono grandi novità in casa CUBO: siamo stati infatti recentemente insigniti della prestigiosa Certificazione EPD (Environmental Product Declaration) per il nostro servizio di posa in opera.

Si tratta di un traguardo particolarmente prestigioso, non soltanto perché conferma la qualità della nostra proposta, ma anche perché CUBO è la prima azienda in Europa a ottenere tale attestazione per il servizio.

Cos’è la Certificazione EPD e perché è così importante

La Certificazione EPD (Environmental Product Declaration) è uno strumento di valutazione ambientale che fornisce informazioni obiettive, chiare e verificabili sui potenziali impatti ambientali di un prodotto o di un servizio durante il suo intero ciclo di vita.

L’importanza della Certificazione EPD non è legata soltanto all’attestazione della sostenibilità di un prodotto o di un servizio, ma va anche osservata nel contesto di una fase storica in cui produttori e consumatori sono sempre più coscienti dell’impatto ambientale di determinati processi: i primi, con l’obiettivo di formulare soluzioni progressivamente più sostenibili; i secondi, con il fine ultimo di acquistare in modo più consapevole e responsabile.

In questo complesso scenario, si rivela quindi fondamentale provvedere alla dichiarazione ambientale di prodotti e servizi e ottenere una certificazione che possa confermarla.

In termini pratici, la Certificazione EPD è un documento ufficiale che offre dati e informazioni relativamente alle performance ambientali di un prodotto o servizio. È quindi definibile come una vera e propria “etichetta ambientale” (nello specifico di Tipo III), che ha lo scopo di descrivere l’impatto che una determinata soluzione ha sull’ambiente attraverso il report dettagliato del suo consumo di risorse ed energia; dell’entità delle sue emissioni atmosferiche; della sua produzione di rifiuti e scarichi nei corpi idrici.

Come accennato in precedenza, la Certificazione EPD è particolarmente prestigiosa perché contiene nozioni:

  • Obiettive, ossia risultato di test e analisi scientifiche.
  • Credibili, ossia risultato dell’applicazione delle norme ISO.
  • Confrontabili, ossia in grado di favorire il confronto tra prodotti o servizi definibili come equivalenti.

La Certificazione EPD segue le regole di un Program Operator che, a sua volta, opera in accordo con la normativa UNI EN ISO 14025. L’attestazione rientra inoltre tra le politiche ambientali comunitarie che hanno l’obiettivo di integrare strumenti e metodologie in grado di ridurre l’impatto ambientale legato al ciclo di vita di prodotti e servizi.

L’utilità della Certificazione EPD è duplice: da un lato, favorisce relazioni Business to Business sempre più virtuose grazie alla fornitura di informazioni chiare e oggettive, utili al calcolo ambientale di un prodotto o servizio; dall’altro, permette ai consumatori finali di compiere scelte d’acquisto informate, dal momento che esplica in modo comprensibile le performance ambientali dei beni offerti.

Le aziende che conseguono la Certificazione EPD – che è un’attestazione volontaria e caratterizzata da valenza internazionale – scelgono quindi di certificare la sostenibilità ambientale della loro proposta di business. Al fine di ottenere l’EPD, l’organizzazione dovrà compiere un percorso di certificazione che comporta la verifica da parte di un ente terzo e indipendente.

A certificazione ottenuta, l’azienda potrà incrementare in modo significativo le proprie prospettive di business e di ottenere protocolli di sostenibilità.

A cosa contribuisce la certificazione EPD

La Certificazione EPD contribuisce a diversi aspetti legati alla sostenibilità e alla gestione ambientale dell’azienda certificata. Quest’ultima non soltanto soddisfa i requisiti ambientali richiesti per partecipare agli appalti pubblici e dimostra la propria conformità ai CAM (Criteri Ambientali Minimi), potendo accendere agli incentivi statali, ma garantisce anche ulteriori vantaggi:

  • Criterio per le certificazioni: le EPD possono essere utilizzate come criterio per ottenere varie certificazioni ambientali e di sostenibilità, come LEED® (Leadership in Energy and Environmental Design), BREEAM (Building Research Establishment Environmental Assessment Method), e altri standard per gli edifici sostenibili.
  • Trasparenza ambientale: la certificazione offre informazioni trasparenti e verificate sull’impatto ambientale di un prodotto o di un servizio lungo il suo intero ciclo di vita.
  • Supporto alle decisioni d’acquisto: la certificazione permette ai consumatori e agli acquirenti di valutare e confrontare diverse opzioni di prodotto o servizio in base al loro impatto ambientale, facilitando decisioni d’acquisto più consapevoli.
  • Miglioramento della sostenibilità di prodotti e processi: l’analisi condotta per ottenere una EPD porta in molti casi a identificare opportunità di miglioramento dei processi produttivi per ridurre l’impatto ambientale complessivo di un prodotto o manufatto.
  • Comunicazione aziendale: le EPD forniscono alle aziende uno strumento di comunicazione efficace per dimostrare il loro impegno verso la sostenibilità ambientale e la trasparenza nei confronti dei clienti e delle parti interessate.

Le aziende che, come CUBO, scelgono di intraprendere il percorso di Certificazione EPD, dimostrano dunque volontariamente e in modo trasparente il loro impegno e contributo per un futuro più ecosostenibile.

CUBO: primi in Europa a ottenere la Certificazione EPD per un servizio

Come accennato, la Certificazione EPD conseguita da CUBO è relativa al servizio di posa in opera. Sebbene infatti questa attestazione sia spesso associata ai prodotti, la sua estensione ai servizi è possibile e la nostra azienda è la prima in Europa a ottenerla.

Per ottenere la Certificazione EPD per un servizio, è necessario completare un percorso che coinvolge diverse fasi sequenziali:

  • Definizione del servizio: questo step comporta l’identificazione chiara del servizio offerto, inclusi gli aspetti chiave del processo e delle attività che esso comporta.
  • Analisi del ciclo di vita (LCA) del servizio: implica la valutazione dettagliata degli impatti ambientali del servizio da certificare attraverso l’analisi scientifica del suo ciclo di vita, in tutte le sue fasi.
  • Raccolta dei dati: relativamente alle diverse fasi del ciclo di vita del servizio. Tali informazioni possono includere consumi energetici, emissioni di gas serra, impiego delle risorse ed eventuali ulteriori impatti ambientali pertinenti.
  • Elaborazione e verifica dei dati raccolti: col fine ultimo di ottenere un quadro complessivo degli impatti ambientali del servizio. Tali dati vengono successivamente verificati per assicurare la loro massima affidabilità e accuratezza.
  • Sviluppo dell’EPD: successivamente alla verifica dei dati, si procede allo sviluppo del documento di Certificazione EPD relativamente al servizio analizzato. Il documento, come già indicato, fornisce informazioni trasparenti e oggettive sull’impatto ambientale utilizzando indicatori specifici.
  • Certificazione e dichiarazione: l’EPD per il servizio viene sottoposto a un processo di certificazione da parte di organismi accreditati, che ne verificano la conformità agli standard e le metodiche impiegate nell’analisi del ciclo di vita.
  • Comunicazione e trasparenza: a certificazione ottenuta, l’azienda che fornisce il servizio può utilizzare l’EPD come strumento di comunicazione per dimostrare il proprio impegno verso la sostenibilità ambientale e renderlo disponibile al pubblico per garantire trasparenza.

In conclusione, CUBO può ora fregiarsi di una prestigiosa attestazione che, in modo standardizzato e riconosciuto a livello internazionale, conferma l’orientamento della nostra organizzazione a processi sempre meno impattanti sull’ambiente.

Nuove attività sperimentali in collaborazione con i ricercatori del Politecnico.

Supportiamo i clienti nella gestione della progettazione integrata esecutiva della commessa.